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Anche nel mondo notarile si assiste a lezioni sbagliate, facili risposte abili a spiegare in modo semplice, ma errato, concetti che richiederebbero un attento studio.
Sono le leggende metropolitane del notariato, convinzioni frutto della banalizzazione di argomenti complessi. Alcune di esse derivano dall’inclinazione a scegliere le tesi più immediate, altre nascono da disonestà intellettuale, alimentata da chi vuole artefare la realtà a proprio vantaggio.
Abbiamo provato a passarle in rassegna. A volte, troviamo anche informazioni che sono vere, ma che vengono accettate con rassegnazione perché non se ne comprende la ragione. In questo caso possiamo parlare di dogmi, comportamenti fondamentalmente corretti ma accompagnati da un alone di mistero.
Leggende e dogmi si intrecciano, poiché entrambe sono nozioni imparate senza una reale consapevolezza.
Proveremo dunque a chiarire perché davanti al Notaio si fanno o si dicono alcune cose, quali sono vere e perché.
Una gran parte di questa rubrica è dedicata al diritto urbanistico, dato il carattere nebuloso e la mancanza di sistematicità che lo caratterizza.
Divideremo tra:
Secondo la leggenda:
La maggior parte degli edifici in Italia è priva di certificato di abitabilità.
Da qui un corollario:
Non è un problema se un immobile è privo di abitabilità poiché è un evento comune e tollerato.
Non esistono statistiche ufficiali, ma la nostra esperienza nella Provincia di Bologna ci permette di affermare con certezza che la stragrande maggioranza degli immobili ha l’abitabilità. Quindi, la sua mancanza non è affatto normale.
Tuttavia, un fondo di verità esiste e va compreso con attenzione.
L’abitabilità è stata introdotta dal Regio Decreto 21 luglio 1934 n. 1265. Gli edifici costruiti prima di questa data ne erano effettivamente sprovvisti, ma:
Dunque, diffidate di chi racconta che la mancanza di abitabilità è “normale”.
Una casa priva di abitabilità può essere venduta come qualsiasi altra casa.
La leggenda è giusta a metà.
Se un immobile è stato costruito prima del 1967, tutto è lecito perché non è soggetto a nessuna regola urbanistica.
Questa affermazione è falsa.
L’equivoco nasce dal fatto che, per immobili costruiti prima del 1° settembre 1967, non è obbligatorio indicare gli estremi del permesso di costruzione al momento della vendita.
Ma ciò non significa che l’immobile sia regolare.
Sulla “prima casa” non si paga l’IMU.
Questa affermazione è falsa.
L’esenzione dall’IMU vale solo per l’immobile adibito a residenza principale, non per l’immobile che è semplicemente la “prima casa” acquistata.
Se si eredita da un genitore, non si paga nulla.
Non è del tutto vero.
Il Notaio esiste solo in Italia; gli altri Paesi vivono benissimo senza.
Questa affermazione è falsa.
In Italia, comprare casa dal Notaio garantisce certezza giuridica:
Tutti i Notai sono figli di Notai.
Questo non è vero.
Studio Notarile Magnani
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