Successione, cosa fare?

Sblocco dei beni ereditari: tempi e procedure

Se una persona è deceduta, normalmente non sono lunghi i tempi per sbloccare i beni ereditari. Nell’arco di un paio di mesi, ma anche meno, si può tornare alla normalità. I rari casi in cui i tempi si allungano sono dovuti più a problemi tra gli eredi che a ostacoli legati agli adempimenti fiscali.

Di solito le preoccupazioni sono:

  • sbloccare i conti correnti, momentaneamente congelati;
  • prendere possesso degli immobili;
  • vendere gli immobili.

Tutte e tre le cose sono piuttosto semplici, anche se è necessario rispettare alcune regole, più facili a farsi che a dirsi.

Sbloccare i conti corrente

Deceduta una persona, dovete informare la Banca che gestisce il conto corrente, il quale verrà momentaneamente bloccato. Poi dovete rispettare alcune fasi:

  1. Dichiarazione sostitutiva di atto notorio

    • Procuratevi una dichiarazione scritta dove, a seconda dei casi, l’erede stesso o due testimoni dichiarano chi sono gli eredi.
    • Tale documento si può firmare in qualsiasi studio notarile oppure in Comune.
    • Tempi: il nostro studio può darvi appuntamento in 48 ore lavorative.
  2. Portare in banca la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

  3. Attesa della dichiarazione della banca

    • Dopo qualche giorno, la Banca restituisce una dichiarazione dove vengono elencati tutti i rapporti bancari.
    • Tempi: generalmente una settimana, ma dipende da banca a banca.
  4. Trasmissione della documentazione

    • Inviate via mail o in originale l’attestazione della Banca al Professionista che si occupa della denuncia di successione.
    • Oltre a uno studio notarile, chiunque può redigerla, ma è necessaria conoscenza della materia.
  5. Redazione della denuncia di successione

    • Dopo qualche giorno/settimana, il Professionista redige la denuncia di successione, vi chiede la firma e la registra.
    • Tempi: il nostro studio prepara la denuncia di successione in circa una settimana, anche in 48 ore lavorative in caso di urgenza.
  6. Restituzione della denuncia dall’Agenzia Entrate

    • Tempi: solitamente 10-15 giorni.
  7. Presentazione alla banca

    • Fate pervenire alla Banca la denuncia di successione registrata, che svincola i soldi.
    • Tempi: dipende dalla Banca, ma non dovrebbero trascorrere più di 7 giorni.

Prendere possesso degli immobili

Se nella successione ci sono immobili, gli eredi diventano immediatamente proprietari; dunque, da subito potete prendere possesso dei beni e utilizzarli liberamente.

Vendere gli immobili

Una volta preso possesso degli immobili, il che come detto è automatico, se volete vendere o procedere ad una divisione è necessario presentare prima la denuncia di successione.

Ci sono alcune semplici fasi:

  1. Raccolta delle informazioni sugli immobili

    • Il Professionista che redige la denuncia di successione prenderà tutte le informazioni utili per sapere quali immobili sono presenti nell’asse ereditario.
    • Tempi: può bastare un’ora di colloquio con gli eredi, ma dipende dall’entità del patrimonio e dalla conoscenza della persona deceduta.
    • È bene che il Professionista proceda anche alle visure ipotecarie e catastali per evitare errori; il tutto può occupare anche una decina di giorni.
  2. Redazione e registrazione della denuncia di successione

    • Il Professionista redige la denuncia di successione, riceve la vostra firma e la registra.
    • Tempi: il nostro studio prepara la denuncia in circa una settimana, anche in 48 ore lavorative in caso di urgenza.
  3. Restituzione della denuncia dall’Agenzia Entrate

    • Tempi: solitamente 10-15 giorni.
  4. Completamento dell’iter

    • Registrata la denuncia, potete vendere o dividere gli immobili.

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio o l’atto notorio

Molti uffici, in particolare le banche, richiedono agli eredi la dichiarazione sostitutiva di atto notorio o l’atto notorio.

Vediamo il contenuto, gli effetti e il motivo di questa richiesta.

L’atto notorio è una dichiarazione effettuata sotto responsabilità penale, quindi dire il falso comporta un reato. Tuttavia, la punibilità riguarda solo chi dichiara scientemente il falso, non chi lo fa in buona fede.
Ad esempio, se si dichiara che un defunto non aveva figli, ma successivamente si scopre l’esistenza di un discendente, il dichiarante sarà punibile solo se sapeva dell’esistenza del figlio e lo ha omesso di proposito.

Il contenuto dell’atto notorio è costituito da uno o più fatti di cui si è a conoscenza. Nel caso delle successioni, si deve dichiarare:

  • il decesso della persona;
  • l’esistenza di un testamento (se presente);
  • i parenti eredi e il loro grado di parentela.

L’atto notorio può essere di due tipi:

  • Atto notorio vero e proprio: reso da due testimoni non interessati all’eredità e non parenti degli eredi.
  • Dichiarazione sostitutiva di atto notorio: resa da uno o più eredi.

Le pubbliche amministrazioni e i gestori di servizi pubblici sono obbligati ad accettare dichiarazioni sostitutive. Tuttavia, enti privati come banche e tribunali possono richiedere l’atto notorio con due testimoni, ritenuto più attendibile nei casi più delicati, come:

  • eredi non parenti stretti;
  • eredità di valore elevato.

Gli atti notori e le dichiarazioni sostitutive possono essere ricevuti da:

  • Notai;
  • Cancellerie dei Tribunali;
  • Anagrafe dei Comuni (solo per le dichiarazioni sostitutive).

⚠️ Attenzione: la dichiarazione sostitutiva non è un’autocertificazione. L’autocertificazione può essere sottoscritta senza un pubblico ufficiale e ha valore solo nei casi espressamente previsti dalla legge.

Perché viene richiesto l’atto notorio?

Perché non si usano certificazioni più sicure? La risposta è semplice: non esiste un documento ufficiale che certifichi con assoluta certezza chi siano gli eredi di una persona.

Le informazioni sugli eredi si basano su testimonianze e dichiarazioni. Tuttavia, la legge tutela chi acquista in buona fede un bene ereditato da un erede apparente (cioè una persona che si presenta come erede ma non lo è realmente), offrendo garanzie legali per evitare conseguenze negative per l’acquirente.

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